Ricordo di un tifoso che ha visto giocare il capitan Frosio
- Andrea Bucefari
- 22 feb 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Io l'ho visto giocare anche se la squadra imbattibile non c'era più, retrocessa in B a causa dello scandalo scommesse del 1980. Quando la nave va a fondo il capitano non l'abbandona. Pierluigi infatti rimase come Malizia, Nappi, Ceccarini, Dal Fiume, Butti e Daniele Tacconi. Era elegante, intelligente e infondeva sicurezza a tutta la squadra. Negli anni precedenti ero abbastanza piccolo e il calcio non mi interessava. Vedevo le partite costretto da mio padre perchè il calcio era "cosa da uomini" però io preferivo giocare con mia sorella. Il pranzo della domenica a casa dei nonni era un rito subito dopo papà se ne andava allo stadio. Papà aveva l'abbonamento e sempre mi diceva "Chicco io ti saluto così poi mi vedi". Allora ovviamente non c'era Sky e robe varie. La RAI trasmetteva in differita un tempo della partita più importante della serie A. Spesso era quella del Perugia. In bianco e nero. Papà mi faceva stare con lui e mio zio, chissà quante volte avrò sentito il nome di Pierluigi Frosio nominato da Nando Martellini gran tifoso del Grifo. Per me però era ancora una grande noia e dopo poco me ne uscivo dalla stanza. Il sabato sera poi, sempre coi miei e mia sorella, si andava a Perugia che per me era la città dei sogni e dei balocchi. Il parcheggio del mercato coperto col rullo, il negozio di lane che faceva angolo col trenino elettrico che girava in vetrina, Sandri quello vero ma soprattutto Ceccherini con le sue cabine insonorizzate: per me, amante della musica, un santuario. Una sabato sera, con degli amici dei miei, andammo al "ristorante del sole". L'amico di mio padre disse "Andrea guarda c'è Paolo Rossi!". Io vidi un gruppo di persone tutti vestiti con una tuta biancorossa. Sicuramente avrò visto anche Pierluigi. Nei primi anni da tifoso mi vantavo che il Perugia avesse un capitano, tutte le squadre lo avevano, ma il nostro era il migliore. Ripeto, ho visto Pierluigi giocare nei suoi ultimi anni di carriera, sempre bravo, elegante e fiero ma ho vissuto intensamente la Perugia degli anni 70, la stessa che viveva lui e che era degnamente rappresentata da quella meravigliosa squadra. Grazie Capitano.
Andrea Bucefari, l’articolista de l’Artiglio del Grifo






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