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Nell'Occhio del Grifone: Nuovo stadio del Perugia Calcio: 20 motivi per volerlo | Artiglio del Grifo

Nella giornata di ieri è stata convocata a palazzo dei Priori una conferenza stampa per chiarire e puntualizzare alcuni aspetti basilari che riguardano la storica struttura cittadina, intitolata all’indimenticato giocatore del Grifo "Renato Curi". All'incontro erano presenti l’assessore allo sport Clara Pastorelli, l’assessore all’urbanistica Margherita Scoccia ed il dirigente Fabio Zepparelli.


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Adesso riassumiamo in 15 motivi dichiarati dall'amministrazione comunale per volere il nuovo stadio del Perugia Calcio.

  • Richiesta di costanti e continui interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria necessari per conformare lo Stadio Curi alle più recenti normative

  • La complessiva riqualificazione dello stadio Curi e dell’area sportiva di Pian di Massiano.

  • Ipotesi progettuali che si indirizzano in una duplice direzione: o verso una ristrutturazione dell’impianto esistente o verso la realizzazione di un nuovo impianto.

  • Valutazione della fattibilità economico-finanziaria dell’operazione.

  • Donare alla città una struttura innovativa ed ancora più sicura di quella esistente, una struttura da dedicare principalmente al calcio, ma con possibilità di individuare spazi per attività culturali, ricreative e tanto altro.

  • Coinvolgimento dei cittadini attraverso incontri pubblici la città, essendo consapevoli del rapporto strettissimo che lega i tifosi allo stadio Curi.

  • Non cambierà ufficialmente il nome dello stadio: indipendentemente dalla costruzione o meno di un nuovo impianto.

Lo stadio del Perugia - come precisa l'assessore dello Sport Clara Pastorelli - rimarrà intitolato alla memoria di Renato Curi, simbolo per eccellenza del nostro Grifo

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  • La futura capienza dell’impianto dovrà essere calata sulla realtà della città, in modo da assicurare al Perugia Calcio la possibilità di partecipare a tutte le competizioni sportive, ivi compresa la serie A, e che garantisca il rispetto di tutte le regole imposte dall’Uefa.

  • Velocizzare tempi relativi alla valutazione di tutta la situazione complessiva dell’area sportiva di Pian di Massiano e alla rinnovazione di interventi di manutenzione che non sono più rinviabili.

  • Il Curi che verrà dovrà andare oltre la singola partita di calcio; in sostanza un Curi che i cittadini potranno vivere tutto l’anno, essendo aperto a varie tipologie di eventi.

  • Il nuovo Curi ha l’ambizione di diventare un volano dal punto di vista della ripartenza economica non solo locale ma anche nazionale

  • Il progetto del nuovo Curi è finanziato dalla Cassa depositi e prestiti, l’organismo deputato ad individuare gli investitori, partners del progetto insieme al soggetto pubblico. Ovviamente società di Massimiliano Santopadre è al corrente dell’interlocuzione che è stata avviata tra Comune di Perugia e Cassa depositi e prestiti essendo, peraltro, l’attuale gestore dell’impianto sportivo esistente.

  • La fattibilità economica dell’operazione è ancora allo studio.

Ad oggi nel bilancio dell’Ente - come spiega il dirigente Fabio Zepparelli - per i prossimi tre anni sono state impegnate somme per 3,5 milioni di euro relative agli interventi, necessari, di manutenzione ordinaria e straordinaria dello stadio Curi. I 3,5 milioni di euro, tuttavia, non possono configurarsi come eventuale quota-parte del Comune sul progetto del “nuovo-Curi”

  • Nuove strutture complementari rispetto a quella sportiva per garantire la fattibilità economica

  • Il miglioramento e il rispetto della vocazione verde e ricreativa che è proprio dell’area di Pian di Massiano.

Ecco il punto del Comune di Perugia sulla valutazione del progetto del nuovo Stadio:


Per concludere, a tale proposito provo a dire il mio pensiero considerando che ho discusso la mia tesi di laurea magistrale proprio in la progettazione sostenibile per la riqualificazione dello stadio Renato Curi di Perugia.


Innanzitutto approvo il progetto del nuovo stadio sia per la difficoltà/l'impossibilità di intervenire sulle vecchie strutture dell'impianto esistente che per la riqualificazione verde di Pian di Massiano che ci tengo moltissimo a questo ambito. Vorrei invitare all'amministrazione comunale e ai diversi partners di coniugare la creatività e sostenibilità ambientale per superare le attuali limitazioni di questa zona e riqualificarla radicalmente, portando anche una innovazione di pensiero in una parte molto vissuta della città come quella di Pian di Massiano, magari tenendo in conto almeno una parte del mio progetto del verde urbano nei dintorni della zona-stadio.


Ecco di seguito aggiungo i 5 motivi che ritengo importanti secondo il mio modesto avviso: 

  • Riqualificazione sostenibile Pian di Massiano da punto di vista del verde urbano

  • Gli stadi di proprietà servono per rilanciare il calcio italiano e la nostra città

  • Sviluppo della qualità di vita

  • la vivibilità, il benessere, la salute e il rispetto per l’ambiente

  • il valore del verde aumenta il maggior coinvolgimento dei cittadini

Tutto ciò renderebbe la zona attorno allo stadio un piccolo esempio, dove l'aspetto verde e sostenibile può essere un fiore all’occhiello, che l’Umbria, quale cuore verde d’Italia deve sempre perseguire. Spero che si prenda in considerazione questa mia proposta

Meno cemento, più alberi essendo unico grande polmone verde della città

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