Abbattuto dalla retrocessione ma 'ovunque andrai io ci sarò'
- artigliodelgrifo
- 22 mag 2023
- Tempo di lettura: 3 min
Ho preferito di staccare la spina, aspettando tre giorni per cercare di smaltire la delusione dopo la seconda retrocessione nel giro di tre anni ma mi brucia ancora tanto. Purtroppo è stata meritata e forse anche già annunciata per quanto offerto dal Perugia in campo nell’arco di questa travagliata stagione, eppure il dolore resta comunque forte. Sarebbero bastati almeno tre pareggi in più, ma invece tutto è andato in frantumi. Ho sempre creduto e sperato nella salvezza fino all’ultimo, anche se sapevo era difficilissima. Ho voluto mascherarlo con la speranza, perché sono stato sempre coerente con il motto del Grifo, quello di non arrendersi mai. In questa stagione, soprattutto nelle ultime partite, mi ha fatto male perdere la dignità ed il rispetto per i nostri colori prescindendo da tutto. Inutile dire come sto, penso che chiunque sia un innamorato del Grifo può capirlo. Questa stagione va subito archiviata ma spero che possa servire da lezione con la consapevolezza di non ripetere più gli stessi errori. Le colpe sono di tutti, nessuno escluso. Chi per un verso e chi per un altro. Si è sbagliato tutto dall’approccio fuori e dentro il campo e per me ci è mancato anche la presenza di un vero capitano. Unica cosa bella di quel maledetto 19 maggio è l’atmosfera di tutto lo stadio ad ‘esplodere’ di gioia dopo il gol del pareggio del Perugia che sembrava un gol di una finale di Champions League, invece era la retrocessione. Queste sono le emozioni che solo la Curva Nord può dare e sarà così anche in serie C. Noi non molleremo MAI!!
Dopo tutte le partite casalinghe, quest’anno ho fatto 8335 km su 13000 km totali solo per l’amore del Grifo. Viste e guardate insieme sugli spalti con la mia miglior amica Silvia la cui amicizia è nata 9 anni fa in gradinata dalla passione e dall’amore per il Grifo. Sono distrutto dopo venerdì sera e ancora faccio fatica a commentare questa brutta batosta perché la serie C è una condanna che la nostra amata città non si merita. Per noi rappresentare, al di là della categoria, la nostra città in tutto lo stivale deve essere un onore e non un disonore. La nostra passione non retrocede MAI e non ce la toglie nessuno. Ripensando di questa amarissima stagione mi sono venute in mente le (poche, anzi pochissime) vittorie che si possono contare sulle dita della mano come ad esempio, oltre al derby vinto, la trasferta di Bari che, per me, rimarrà nella storia soprattutto per la meravigliosa frase di un giovane tifoso Giacomo: "Familo, familo, sem' giti noi vicino al gol. Familo che ce serve” che ha portato all'urlo straordinario e all’apoteosi.
Nonostante lo scempio che si è visto sul campo quest’anno, ho vissuto i bei momenti di amicizia e aggregazione come, ad esempio, incontrarsi con gli amici genoani, il pic nic di pasquetta prima di Perugia Modena, le chiacchierate al bar del Museo e le pizzate vissute con chi condivide la mia stessa passione dopo le partite casalinghe. A noi tutto questo non ce lo toglie nessuno, nonostante la retrocessione. Ho sempre creduto e credo che il Grifo significa appartenersi ad un'unica famiglia, composta da migliaia di persone con idee, colore di pelli, religioni diverse,provvidenza geografica diversa, ma accomunate dalla stessa passione.
Quest’anno si festeggiano 10 anni da quando è nato “l’Artiglio del Grifo” e ad inizio stagione avevo fatto una promessa con me stesso di organizzare una cena se ci salvavamo. Davvero peccato, ma la rimanderemo più avanti…
Al di là della categoria, noi non arretreremo di un centimetro e ci saremo sempre in qualsiasi condizione, in qualsiasi stadio e in qualsiasi categoria per onorare quel Grifo che portiamo stampato nel cuore. Probabilmente in C saremo in pochi, pochissimi, ma comunque chi verrà sarà un tifoso vero cui non interessa della serie né di chi guida la società. Da questa stagione ho imparato che per godersi dei successi in fondo si deve passare necessariamente per le cadute e per le umiliazioni. La nostra storia ultracentenaria, fatta di gioie e dolori, non si cancellerà mai. Ora sarà dura perché vincere un campionato (qualsiasi categoria) è sempre difficile. Mi auguro di rivedere il Perugia al più presto nuovamente in serie B, ma il futuro si preannuncia denso di nubi. Nel calcio non si improvvisa nulla. Ci vuole competenza e programmazione, cose che sono mancate quest’anno alla società biancorossa.
Federico
in arte l'Artiglio del Grifo






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