Dalla Spagna c’è chi si innamora del nostro Grifo
- artigliodelgrifo
- 27 lug 2023
- Tempo di lettura: 6 min
Molti perugini tifano squadre che non sono il Perugia, ma in contrapposizione ci sono anche persone straniere che si sono innamorate della squadra del capoluogo umbro per svariati motivi. Un esempio concreto è David, nato a Burgos e originario della Spagna . Il suo amore per la città e per il Grifo è stato un vero e proprio colpo di fulmine da quando era arrivato a Perugia in erasmus.
Da quando sono venuto a conoscenza di questa storia, ho voluto intervistare un ragazzo che si è innamorato di Perugia, a cui ci unisce lo stesso amore per Perugia e per il Perugia. Capitato per caso nella nostra città, ma si è completamente innamorato del Grifo e delle bellezze perugine.
Da quale città e nazione provieni? Nel tuo paese chi tifi?
Sono di Burgos, Castiglia e León Spagna. Nella mia famiglia abbiamo sempre tifato Real Madrid, ma negli ultimi anni seguo molto la nostra squadra locale, il Burgos Club de Fútbol, che ha fatto due stagioni magnifiche in Serie B.
Attraverso quali canali sei venuto a conoscenza della nostra città? E perché hai scelto propio Perugia per studiare?
Se vi dico la verità, all’inizio pensavo che Perugia fosse il nome in italiano per indicare il Perù in italiano (risate). Al di là degli scherzi, non conoscevo per niente Perugia, ma ero sicurissimo di voler fare il mio Erasmus in Italia, e nella mia Università esisteva solo l’accordo con l’Università di Perugia.
Perugia ospita molti studenti stranieri grazie anche alla nostra Università, una delle migliori d’Italia. Come la giudichi? Cosa pensi della vita universitaria a Perugia?
L'Universitá di Perugia sempre rimarrà nel mio cuore come una delle migliore istituzioni nelle quale ho avuto il piacere di studiare. Gli insegnanti erano straordinari. Per quanto riguarda alla vita universitaria perugina, fu una esperienza incredibile: tandem linguistici, concerti vari, Eurochocolate e mille e più eventi culturali... sempre c’era qualcosa da fare a Perugia!
La nostra città, pur essendo una piccola realtà, rappresenta il cuore dell’Italia nelle sue verdi colline. Ricca di storia e di cultura, ci sono tanti studenti stranieri e italiani. Come si vive nella nostra città? Com'è la gente perugina?
Avevo la fortuna di abitare a due passi in Piazza Morlacchi, allora mi trovavo nel cuore di tutto. Certo, essendo una città medievale ed abitando nella città alta, c’erano qualche limitazioni a livello di negozi e trasporti, ma niente di troppo limitante. Il carattere dei Perugini? Mi ricordano tanto a noi castigliani: un po freddi al inizio, ma una volta rotto il ghiaccio.. ne avrai un’amico per tutta la vita!
Sei mai stato innamorato della città che ti ha ospitato? Se sì spiega quando ti sei vantato della nostra città e delle sue bellezze?
Il bello di Perugia è che praticamente dal primo giorno mi ha fatto sentirmi parte della comunità, cosa che non ho trovato per esempio quando mi trovavo facendo un master a Lione. E così che un giorno, all’improvviso, vedi il tramonto Perugino e quella città che fino a pocotempo fa non conoscevi, diventa casa tua. Da quell’anno 2016 sempre ho parlato alla mia famiglia e amici di quella fantastica città che mi ha apportato tanto situata nel centro dell’Italia e della bellissima regione che la circonda.
Qui a Perugia c’è il Grifo che ci accomuna sotto la stessa bandiera della città. Come è nata la passione per il Perugia Calcio e perché?
Nei ultimi giorni del mio Erasmus ho deciso di tatuarmi nel braccio il grifone incoronato dalla bandiera italiana, come ricordo di un periodo chiave nella mia vita, e simbolo di rispetto e amore alla città. Fu incredibile scoprire per la prima volta la imponente statua del Grifone nel Borgo XX Giugno che stringe la tiara papale... è un’immagine potente. E poi consoscere il rapporto storico di rivalità tra Perugia e Roma fin dai tempi dei etruschi e più tarde il potere vaticano, la storia della Rocca Paolina, le guerre del sale... wow, è un simbolismo molto ricco.
E come ti è nata la passione per il Perugia Calcio?
Boh, certamente, quando ami una città sviluppi un legame con i suoi simboli... e lo sport è sempre uno dei simboli più potente d’una città. Così ho iniziato ad interessarmi di più per l' A.C. Perugia, e piano piano ho saputo della sua ricchissima storia, non solo come grande squadra umbra, ma un club storico del calcio italiano. Conoscere la storia del grande “Perugia dei Miracoli” degli anni 70 e poi il combattivo A.C. Perugia degli inizi dei anni 90 e poi i 2000 mi ha fatto innamorarmi sempre di più a questa squadra. 7 anni dopo, la mia collezione conta di 4 magliette del Perugia. Porterò per sempre fieramente il tatuaggio e l’orgoglio perugino con me.
Il Perugia è una delle 8 squadre italiane ad avere un Museo storico del calcio. Lì dentro ci sono innumerevoli cimeli, immagini, video, racconti che consentono di rivivere oltre 120 anni di storia, persone e passione di uno dei Club più importanti d’Italia. L’hai visitato? Se si, come lo descrivi questo gioiello biancorosso? Quale cimelio che ti ha colpito di più?
Ho avuto la grande fortuna di poter ritornare a Perugia parecchie volte dopo il mio erasmus, e durante il mese di Marzo del 2019 ho visitato il "Museo del Grifo". Mi piacciono molto i musei dedicati ai club. Ho avuto la fortuna di visitare il Museo del Real Madrid nel Bernabéu, quello del Milan, quello del Bayern Monaco e, infine, il Museo storico del Perugia. A differenza di queste grandi squadre leggendarie, ho trovato uno spazio bello, molto colorato e molto interessante da vedere. Il Museo del Perugia è fatto con cura e profondo rispetto alla società, una bella esperienza per i tifosi e a tutti quelli che amino il gioco del calcio. Particolarmente interessante è la parete della fama dei campioni perugini con la Nazionale Italiana. È stata una vera sorpresasapere che veri e propri “Bad Boys” del calcio italiano come Materazzi e Gattuso hanno indossato la maglia biancorossa! E come non ricordarsi della fantastica collezione di memorabilia (cimeli) magliette, insegne, sciarpe, trofei... un’autentico gioiello di Museo!
Hai mai assistito almeno una volta alle partite della squadra della nostra città? Se sì, quali emozioni ti ha suscitato? Com’è stato il tuo primo impatto con il tifo biancorosso?
Sì! Ho assistito con due amici alla partita tra il Perugia e il Bari al Renato Curi, nella stagione 2015/2016! Un’ambiente incredibile nella Curva Nord! Mi ricordo dei “simpatici” cori dedicati alla squadra rivale “Quei baresi pezzi di...” (risate) . Partita finita senza gol, ma un’ambiente moltopassionale e genuino da parte dei Perugini. Sempre ho cercato di guardare online o seguire la attualità del Perugia, ma certamente cercherò di ritornare al Curi! Mi manca!
Con il mio blog “l’Artiglio del Grifo” cerco di far trasmettere a tutti e in particolare ai più giovani il mio senso di appartenenza alla squadra, alla città, ai colori, alla maglia e al simbolo. Ti rispecchi nell'appartenenza alla tua città o alla comunità in cui sei nato?
Credo che sia una formidabile iniziativa! Il mondo del calcio è stato da sempre legato alla storia e alla cultura di una città, ed è difficile concepire (almeno in Europa) una grande città che non abbia almeno una squadra con il proprio nome della città nello stemma. Lo sport e più particolarmente il calcio ha la meravigliosa capacità di unire la gente, indipendentemente del suo lavoro, orientamento, opinione politica... in quei 90 minuti nello stadio i tifosi si fondono in un’unico cuore e amore alla divisa e solo conta la vittoria della squadra. Trovo sempre bello il motto di “Tifa la squadra della tua città”. A Burgos, per esempio, l’arrivo in serie B del Burgos Club de Fútbol dopo anni di difficili lotte in serie C e gli ultimi anni di successi della squadra di pallacanestro hanno servito per incentivare un senso di orgoglio e “Burgalesità”. Quello che il calcio unisce, che non venga separato!
Che altro vuoi aggiungere?
Per ultimo, solo vorrei chiedere a tutti i perugini che apprezzino la sua città, che siano fieri di lei, la rispettino e che sempre la facciano rimanere la città aperta, diversa e generosa nella quale un spagnolo (e tanti studenti!) ha trovato la sua casa... a 1700 chilometri dalla mia patria! VIVA PERUGIA E FORZA GRIFO, SEMPRE!
Concludendo, queste bellissime parole dimostrano che Perugia toglie il fiato, ruba il cuore e incanta l'anima. Tutti, a partire da noi Perugini, dobbiamo essere orgogliosi del nostro territorio, delle nostre tradizioni e della nostra cultura.
Un grande affettoso abbraccio David e spero un giorno di conoscerti...
Federico, in arte l'Artiglio del Grifo

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